MASSAGGIO AYURVEDICO

Presentazione Massaggio Ayurvedico

L’Ayurveda con i suoi 5000 anni è il più antico sistema medico della storia umana. Il suo obiettivo è ristabilire l’equilibrio sia fisico che psichico, partendo dalla convinzione che il corpo e lo spirito siano strettamente legati e che l’essere umano debba essere compreso nella sua globalità.
Secondo questa medicina, il corpo è attraversato da un “soffio vitale”, chiamato Prâna. Quando questo flusso energetico è perturbato da fattori come lo stress o da cattive abitudini di vita, l’organismo può soffrire di alcuni disturbi (mal di testa, transito, dolori, malessere diffuso…).
Agendo su determinati punti del corpo attraverso pressioni e altri movimenti, i massaggi sono finalizzati a ristabilire la circolazione di questo soffio vitale.
Ci sono una decina di tipi di massaggio, che cambiano in funzione del problema riscontrato. Il massaggio di base, il più praticato, è l’abhyanga.
Nonostante la sua antica origine, è una pratica tuttora praticata e riconosciuta dall’OMS.
Il massaggio ayurvedico avvolge il ricevente e lo trasporta, con delicatezza, in una realtà armonica aiutandolo a vivere pienamente il qui e ora. Appartenente all’antica tradizione dell’Ayurveda (la “scienza della vita”), anch’esso sposa la visione olistica dell’uomo, ovvero unità di corpo, mente e spirito.
Si pratica sulla pelle nuda o coperta da indumenti intimi. Il massaggiatore usa un olio caldo, per lo più l’olio di sesamo, da solo o associato ad altri tipi di olio.
La tecnica consiste nello stimolare, attraverso la pressione, lo sfioramento e la palpazione, i Marma (i punti energetici attraverso i quali si sposta il Prâna), con lo scopo di riequilibrare le funzioni organiche. Dai piedi alla punta dei capelli, tutte le zone vengono massaggiate, una alla volta, con movimenti che permettono la riarmonizzazione del corpo, tenendo conto dei diversi elementi che lo costituiscono: l’aria, l’acqua e il fuoco. Questi elementi sono organizzati secondo tre sistemi: il vata (sistema nervoso e ormonale), il pitta (sistema digestivo e enzimatico) e il kapha (fluidi). Si alternano movimenti tonificanti e rilassanti, per procurare contemporaneamente energia e relax.
Il massaggio ayurvedico è completo e ha l’obiettivo di rilassare, scacciare le tensioni nervose, riassorbire lo stress e facilitare il sonno. Ristabilendo la buona circolazione del sangue, permette anche di eliminare le tossine dovute a una cattiva alimentazione e all’inquinamento.
È energizzante e può prevenire molti disturbi.
L’olio di sesamo, ricco di acido linoleico, ferro, fosforo, magnesio, rame e calcio, è nutriente per la pelle e produce anche effetti benefici sulle cellule nervose. Si può utilizzare anche quello di girasole. L’olio è precedentemente riscaldato, aspetto che lo rende maggiormente avvolgente, delicato, morbido e rispettoso.
Il massaggio è orientato al cliente, in particolare al suo Dosha – Vata, Pitta, Kapha. Si tratta delle tre forze primarie, frutto della combinazione dei cinque elementi fondamentali (etere, aria, fuoco, acqua e terra), che determinano la costituzione individuale di una persona così come il suo equilibrio specifico in ogni momento della vita.
Il massaggio ayurvedico è un elemento di prevenzione e, secondo la tradizione, deve far parte di uno stile di vita che unisce un’alimentazione equilibrata a esercizi di yoga (asana), di respirazione (pranayama) e di meditazione.

Le manovre sono agite lentamente col sapiente utilizzo di oli essenziali.
Il massaggio ayurvedico:
– agevola l’eliminazione delle tossine e la purificazione del corpo, rafforzando al contempo il tono muscolare rilassando e dando una profonda sensazione di benessere e serenità;
– elimina gonfiori e infiammazioni presenti nel corpo;
– agisce sul sistema nervoso e rilassa il ricevente;
– defatica, libera lo stress fisico e psichico e ammorbidisce le fasce muscolari;
– favorisce la digestione;
– agisce sui livelli ormonali;
– rinforza la vista e rende luminosa la pelle;
– favorisce il sonno ed è un buon rimedio all’insonnia;
– allenta la tensione e i disturbi a essa collegati, come l’ansia, il nervosismo, l’emicrania…;
– acquieta la mente e migliora l’ascolto di se stessi.

Da non ricevere assolutamente prima del 3° mese di gravidanza.
Meglio evitarlo in presenza di infiammazioni o dolori acuti, se si soffre di ipertensione o di problemi di cuore, flebiti o disturbi circolatori gravi, o problematiche psichiatriche (assunzioni di droghe o psicofarmaci).

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