Per “Suonoterapia” si intende un metodo di lavoro sul corpo che, attraverso l’utilizzo di diversi tipi di strumenti e quindi di diversi tipi di suoni e, di conseguenza, vibrazioni, lo porta a uno stato di rilassamento e benessere. È l’applicazione di specifiche frequenze sonoro-vibrazionali, emesse da strumenti (in particolare campane tibetane, chimes, gong e diapason) o dal canto stesso dell’operatore sul ricevente allo scopo di creare uno stato di armonia, di benessere e di riequilibrio a livello globale sul suo sistema.
La Suonoterapia si basa su un principio universale secondo il quale tutto è vibrazione. Infatti ogni singola cosa nel nostro universo (e in quindi anche ogni cellula del nostro corpo) è composta da minuscole particelle che vibrano tra di loro a specifiche frequenze.
La malattia, attraverso tale concezione, si può leggere come la perdita di equilibrio e armonia vibratoria tra le parti dell’uomo: corpo, mente e spirito.
Grazie al principio di risonanza (secondo il quale le onde acustiche agiscono su un sistema fisico inducendo “per simpatia” a vibrare alla stessa frequenza del suono emesso), la Suonoterapia riesce a ricreare la danza armoniosa tra le cellule del nostro corpo, scenario base dello stato globale di benessere . Aspetto ulteriormente spiegato dalla cinematica che ha notato come il suono, i cui effetti benefici sul nostro organismo sono evidenti e riconosciuti da millenni, è in grado di riorganizzare la materia, offrendo impulsi di ordine alla stessa. Bisogna ricordare inoltre che il suono si propaga più velocemente nell’acqua rispetto all’aria: il fatto che il corpo umano sia composto da circa il 70% da acqua, lo rende un ottimo conduttore di suono e quindi sicuramente un eccellente ricevente di pratiche legate al suono.
Accanto all’intervento diretto sul sistema nervoso parasimpatico, tra i benefici della Suonoterapia si annoverano:
- riduzione di problemi legati allo stress, come ad esempio mal di testa, problemi di sonno, mancanza di energia, dolori addominali, ecc.;
- prevenzione dello sviluppo della sindrome da burnout;
- riduzione di disturbi di ansia e delle probabilità di attacchi di panico
- miglioramento di sbalzi d’umore;
- riduzione di disturbi psicosomatici;
- aumento delle capacità di concentrazione e di focalizzazione;
- riequilibrio dei centri energetici.