RADIOESTESIA

Il termine “Radiestesia” deriva da due radici, una greca radius, “raggio” e l'altra latina aistetis, “sensibilità” o “percezione”. Nonostante il nome sia stato coniato nei primi anni '20 del XX secolo, la pratica è antichissima: vi ricorrevano intorno al 2500 a. C. Cinesi e Egizi.

La Radiestesia è quella pratica che, mediante la captazione dell'irradiazione che ogni corpo o sostanza emette, consente di scoprire corpi o sostanze nascoste, di conoscere l'ubicazione, l'entità, la natura, la specie e la qualità e l'influenza che esercitano gli uni sugli altri.

Si usava inizialmente la classica bacchetta biforcuta in legno, la "bacchetta rabdomantica", poi l'abate francese Mermet introdusse nel 1913 il pendolo, poco più tardi il radiestesista tedesco Josef Oberbach inventò il biotensor.

La Radioestesia dell'Anima è stata portata avanti da Bruno Pepe, ed è una metodologia di lavoro canalizzata dalle sue guide. Tale metodo non solo aiuta a ripulire la nostra aura e i nostri corpi sottili da forme pensiero legate a memorie karmiche, ma ci fornisce, risalendo alle Cause Prime anche un prezioso aiuto nei confronti di “calo energetico” o di malessere fisico. Allergie e intolleranze alimentari e non solo possono essere riequilibrate grazie alla rimozione o trasmutazione frequenziale di tali energie. Si possono ripulire gli ambienti, riequilibrare i rapporti, sciogliere nodi karmici, liberare le paure, rimuovendo e trasmutando vibrazionalmente le energie che creano disarmonie, siano esse anche entità.

Presso l'Università Popolare ArtInMovimento Bruno Pepe tiene i corsi di formazione e Annunziato Gentiluomo, allievo del primo, il laboratorio di pratica. Entrambi propongono sessioni individuali di Radiostesia dell'Anima.

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