Lo Shiatsu è definito l’arte dell’equilibrio energetico. È una disciplina giapponese che affonda le sue radici nella Medicina Tradizionale Cinese e nella Filosofia Zen.
Si tratta di una tecnica manuale che agisce mediante pressioni effettuate, sul corpo del ricevente, con pollici, palmi delle mani, gomiti, ginocchia. Tali pressioni vengono esercitate lungo delle “autostrade” energetiche, dette meridiani, canali che veicolano il Ki, ovvero l’energia vitale (traduzione più accertata è soffio vitale). La pressione è perpendicolare, costante e/o modulata in modo ritmico, esercitata con il peso del corpo rilassato dell’operatore, su zone, punti e meridiani energetici.
Sotto il cappello Shiatsu si trovano almeno una dozzina di stili differenti.
La formazione in questa arte è lunga e tutt’altro che semplice. Consta di circa 3-4 anni di studio pratico e teorico, col raggiungimento finale del diploma di operatore shiatsu. Tra le discipline olistiche è una delle più istituzionalizzate. Inoltre è oggetto di continui aggiornamenti e ricerche, soprattutto in Europa.
Il trattamento shiatsu è, in sintesi, un trattamento a mediazione corporea basato sull’uso delle mani, pollici, ginocchia, avambracci e gomiti sui vestiti che ti permette di entrare in contatto con le tue risorse, con te stesso e ti migliora la qualità della vita. Viene fatto, normalmente, su un futon (materassino di tradizione giapponese). Entrambi i soggetti (Operatore o Tori e Ricevente o Uke) sono vestiti e non vengono utilizzati olii o creme. Questo incontro permette al ricevente di entrare in contatto con le proprie risorse, con se stesso e lo aiuta a migliorare la qualità della vita.
Lo Shiatsu, infatti, ha lo scopo di risvegliare e/o armonizzare le funzioni energetiche e le risorse vitali profonde dell’individuo e si avvale di tecniche e principi ben precisi.
Lo Shiatsu interviene sulla causa di molti malesseri, fra i quali stress, ansia, tachicardia, depressione, insonnia, spossatezza, stanchezza, disturbi dell’apparato digerente, di quello intestinale e di quello genitale, dolori mestruali, cefalea, emicrania, sinusite, otite, sciatica, dolori reumatici, artrosi, periartrite, distorsione, strappi muscolari, e stimola la circolazione sanguigna e linfatica.
Molto efficace in gravidanza e con i bambini.
L’Hadoshiatsu® è una “esperienza di relazione” e di contatto, con radici nelle discipline orientali, come lo Shiatsu tradizionale, e nella fisica quantistica moderna.
Nuove ipotesi della Fisica suggeriscono l’esistenza nel tessuto connettivo di percorsi privilegiati ove scorre l’energia vitale, percorsi ben presenti nelle valide mappe appartenenti alle tradizioni mediche orientali, quali quelle dei meridiani.
Alla base dell’Hadoshiatsu®, vi è una connessione empatica tra l’operatore e il ricevente, che permette al processo di cura di arricchirsi di significati ed efficacia.
Il tocco gentile dell’Hado® “sussurra alle cellule”, stimola una risposta profonda, che risuona nel corpo, nella sfera emotiva, sul piano mentale. Per questo l’Hadoshiatsu® è di sostegno ad una persona in momenti difficili di vita o nelle sue fasi di transizione, divenendo un percorso evolutivo di crescita e sviluppo personale che offre una nuova consapevolezza di sé.
Si affianca efficacemente alla terapia medica e psicologica e sostenendo il processo di guarigione.
Patrizia Stefanini, direttrice didattica dell’Istituto Europeo di Milano-Firenze e specializzata in Fisica Sanitaria, è l’ideatrice di quella che si può definire una delle frontiere più avanguardistiche dello Shiatsu.
Il padre dello shiatsu, Tokujiro Namikoshi, affermava: Lo shiatsu è l’abbraccio della mamma al bambino.
Da lui, lo shiatsu si è evoluto col M. Masunaga (Zen Shiatsu) e con i suoi allievi, in particolare con Pauline Sazaki (Quantum Shiatsu, vibrazionale) e Kishi (senza il tocco e sul campo).
Il sistema di Masunaga, definito il Keiraku Shiatsu (Shiatsu dei Meridiani) è vitale, dinamico, multidimensionale e fra le sue caratteristiche si annoverano:
- i meridiani per lui non sono più linee, ma percorsi caratterizzata da certe qualità energetiche;
- la direzione dei meridiani cambia rispetto ai tradizionali canali cinesi: in posizione supina va dal centro (Hara) alla periferia e in prona dall’alto verso il basso, quindi dalla testa verso i piedi;
- l’introduzione del concetto di meridiano funzione;
- aver approfondito il concetto di Kyo e Jitsu, che trascende l’idea di vuoto e pieno della Medicina Tradizionale Cinese;
- la valutazione energetica, in quanto Masunaga sostiene che su hara e sulla schiena fossero riprodotte delle zone capaci di identificare tutti e dodici i meridiani;
- la bi-manualità e quindi l’utilizzo delle due mani e il collegamento tra queste che sollecita l’eco vitale);
- l’individuazione di una mano madre, più statica e in ascolto, e mano figlia, più esplorativa, capaci di stimolare rispettivamente le funzioni protopatiche (primo sentire) ed epicritiche (quando stimolo una parte del corpo tutto il corpo risponde).
Lo Zen si propone fondamentalmente il raggiungimento dell’illuminazione totale attraverso la scoperta del proprio Sé […] Alcuni terapisti affermano sconsideratamente che la sola pressione può curare tutte le malattie. È lo stesso atteggiamento mentale di quanti affermano che nello Zen si raggiunge il satori (risveglio, comprensione) solo meditando in posizione seduta, senza tener conto dei suoi significati profondi e sconosciuti. […] Sia nello Zen che nello Shiatsu abbiamo a che fare con dei fenomeni che non possono essere spiegati razionalmente, ma dei quali l’organismo vivo si rende conto in modo diretto. […] se consideriamo i misteri della vita e rendiamo il paziente consapevole di se stesso, le malattie scompariranno e il paziente si sforzerà di operare autonomamente […] Se mettete la mano su un punto, o tsubo, e seguite con le dita i meridiani avvertirete l’eco della vita. Se riuscirete a interpretare questa sensazione la malattia sembrerà dileguarsi (Shizuto Masunaga e Wataru Oashi in Zen shiatsu). Tra le caratteristiche specifiche dello Zen Shiatsu evidenziate successivamente da Oashi che per primo ne fornisce la definizione, ricordiamo:
- il rilassamento (necessario per provare quel senso di unione privo di tensioni col ricevente e reagire al suo Ki come se fosse il nostro: solo così si può risuonare con lui);
- la focalizzazione dell’energia (ogni osservatore influisce con la sua energia nel fenomeno che sta osservando: portando l’energia sulla zona interessata l’energia si attiva);
- il peso del corpo rilassato e perpendicolare (quindi non pressione muscolare);
- penetrazione e non pressione, poiché si penetra nella dimensione del Ki del ricevente. Si tratta di una penetrazione attiva e ricettiva, attraverso la quale il praticante entra nell’esperienza del ricevente.
La missione affidata dal M. Masunaga a Pauline Sasaki fu quella di reintegrare la percezione ad alto livello di Kishi nella tecnica Shiatsu. Per questo ha proprio reinventato le tecniche Shiatsu, realizzando un nuovo sistema, il Quantum Shiatsu®.
La sfida che si pose fu quella di mantenere il collegamento con le informazioni nel campo eterico, ovvero gli aspetto non fisici del Ki, pur continuando ad utilizzare il peso corporeo rilassato nell’applicazione delle tecniche Shiatsu. In questa sua stimolante ricerca ha ulteriormente sviluppato il sistema (da Hara) introducendo l’utilizzo della spina dorsale, ovvero la circolazione di Vaso Governatore e Vaso Concezione, come nuovo centro dell’operatore, evidenziando la fondamentale importanza dell’allineamento.
La sua tecnica mira all’amplificazione del proprio campo energetico utilizzando l’apertura della colonna vertebrale e della vista periferica nel portare avanti il peso corporeo. Tale modalità di essere dà accesso al campo energetico più ampio, anche quando si sta applicando quel peso corporeo rilassato per applicare una penetrazione perpendicolare al corpo fisico del ricevente.
Oggi porta avanti e approfondisce questa tecnica, in particolare, Clifford Andrews, suo allievo e co-insegnante per tantissimi anni.
L’Hadoshiatsu®, naturale evoluzione del vibrazionale Quantum Shiatsu, è un’esperienza di relazione e di contatto, che rilegge e arricchisce lo Shiatsu tradizionale rileggendolo attraverso i concetti chiave della fisica quantistica moderna.
Nuove ipotesi della Fisica suggeriscono l’esistenza nel tessuto connettivo di percorsi privilegiati ove scorre l’energia vitale, percorsi ben presenti nelle valide mappe appartenenti alle tradizioni mediche orientali, quali quelle dei meridiani. Questi ultimi, in questa visione, diventano i percorsi privilegiati di propagazione dei segnali elettromagnetici e sarebbero involucri di acqua coerente che avvolgono catene molecolari, degli effettivi superdomini di coerenza del tessuto connettivo.
Alla base dell’Hadoshiatsu®, uno stile di shiatsu interno, vi è una connessione empatica tra l’operatore e il ricevente, che permette al processo di cura di arricchirsi di significati ed efficacia. In tal senso si parla di Risonanza di fase e non di scambio di energia. Infatti bisogna essere presenti in se stessi per toccare con la vibrazione hado una persona nel suo corpo, ed è proprio lo stato meditativo che permette all’operatore e al ricevente di risuonare con aspetti sani dentro e fuori ciascuno.
Il tocco gentile dell’Hado® “sussurra alle cellule”, stimola una risposta profonda, che risuona nel corpo, nella sfera emotiva, sul piano mentale (http://www.hadoshiatsu.org.). Si entra così in contatto con il campo di luce intrappolato nelle catene di domini di coerenza dell’acqua, ovvero nei meridiani permettendo la creazione di solitoni (pacchetti di onda localizzati che non dissipano energia nel movimento) e lasciando una traccia informata nell’acqua biologica (Stefanini, 2013, 40).
Per questo l’Hadoshiatsu® è di sostegno ad una persona in momenti difficili di vita o nelle sue fasi di transizione, divenendo un percorso evolutivo di crescita e sviluppo personale che offre una nuova consapevolezza di sé.
Il suo tocco “espanso” è come un sussuro alle cellule, e tutto lo stile è basato sul minimo stimolo e sulla visione dei meridiani come pacchetto d’onda, sede previlegiata per il passaggio di informazioni, il cui funzionamento ottimale è simile a quello dei cristalli liquidi dell’acqua biologica.
Si affianca efficacemente alla terapia medica e psicologica e sostenendo il processo di guarigione.
Patrizia Stefanini, direttrice didattica dell’Istituto Europeo di Milano-Firenze e specializzata in Fisica Sanitaria, è l’ideatrice di quella che si può definire una delle frontiere più avanguardistiche dello Shiatsu.