Samhain

Samhain

Samhain è il grande sabbat che dà l’inizio all’anno celtico. Si tratta appunto di un momento di passaggio fondamentale nel calendario agricolo e pastorale: la terra, dopo aver dato i suoi frutti, inizia a prepararsi al freddo e al sonno invernale.
È un giorno in cui il velo tra il regno dei vivi e quello dei morti si fa più sottile e quindi risulta facilitata la comunicazione con gli esseri dell’aldilà. Per alcuni, infatti, durante la notte di Samhain, si aprono le porte fra annwn, regno degli spiriti, e sidhe, regno delle fate: vivi e morti potevano passare dall’uno all’altro dei due Regni.
Nella mitologia celtica la soglia che indica il passaggio non è tra i due mondi, non è né dentro né fuori ma è in entrambi contemporaneamente: è il confine stesso. Samhain apparterrebbe dunque sia all’estate sia all’inverno, al regno dei vivi e a quello dei morti, ma contemporaneamente a nessuno dei due.
I celti simboleggiavano i confini con i fiumi e nella mitologia irlandese troviamo il Dio Dagda, simbolo della Metà Luminosa, e la Dea Morrigan, Signora della Metà Scura, incontrarsi nei pressi di un fiume, dove si uniscono simboleggiando l’incontro delle due metà dell’anno.
Samhain era per gli antichi Celti un tempo di abbandono, il momento di abbandonare ogni peso, paure e attitudini, proprio come gli alberi lasciano cadere le loro foglie che ritornano alla terra.

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